Restauro, restyling o bici nuova?

bicicletta

Capita spesso di ritrovarsi una bici usata e apparentemente messa molto male, sia per semplice usura o trascuratezza, sia per colpa degli agenti atmosferici (pioggia, salsedine, umidità…) che, arrugginendo il telaio e/o diversi componenti, oltre a rovinarne l’estetica, ne impediscono il corretto funzionamento.

A questo punto cosa facciamo: la rimettiamo a posto o la compriamo una nuova?

A volte rispondere a questa domanda può essere davvero semplice: la bicicletta è talmente rovinata che metterla a posto comporterebbe un costo ritenuto troppo elevato tale che con una piccola somma in aggiunta si potrebbe comprarne una nuova.

Inoltre, in un negozio come il nostro, dove nella fase di compravendita di una bici nuova è prevista la valutazione ed il ritiro dell’usato, si può anche risparmiare qualcosina.

Altre volte, può valere un ragionamento diverso, la bici non è poi messa così male, con pochi interventi come cambiare il filo dei freni e del cambio, e sostituendo alcuni componenti, in aggiunta a un po’ di “olio di gomito” per togliere la ruggine in alcune parti, si può ottenere una bici praticamente nuova a un costo contenuto.

E poi c’è il caso più diffuso, quello legato al “sentimento”: la bicicletta è ormai diventata un “pezzo di ruggine” ma ha un valore affettivo notevole, e non abbiamo nessuna intenzione di liberarcene.

Può capitare infatti che la bici sia stata regalata da una persona a cui siamo legati in modo speciale, oppure sia appartenuta a un nostro caro che ora non c’è più, oppure ti ricorda un periodo particolarmente bello della tua vita, è stata la tua compagna di avventure e con lei hai scoperto luoghi che pensavi non potessero esistere, insomma quella bici fa parte di te, ha un valore che va ben oltre quello economico, e non vuoi né puoi separartene.

Appurato quindi che la bicicletta vada recuperata, la prima cosa da decidere è se restaurare la bici in modo da ottenere una perfetta riproduzione di come era originariamente (pratica molto diffusa per le bici stile “vintage”), oppure se intraprendere una operazione di restyling e ricrearla con il proprio stile e a proprio piacimento.

Oggi è possibile disporre di una vasta gamma di ricambi e accessori con una grande varietà di forme e  colori: con copertoni, manopole, guaine dei fili, selle, parafanghi e altro ancora si può giocare con i colori e i vari abbinamenti, creando così una bici unica, e che hai sempre desiderato.

Vediamo insieme sommariamente le varie fasi di una operazione di completo recupero: per prima cosa la bicicletta va smontata interamente, dopodiché la seconda cosa da fare è togliere la ruggine dal telaio e dai componenti recuperabili. Questa fase va fatta con il supporto di alcuni prodotti che, con una buona dose di pazienza e raschiando a mano con gli attrezzi giusti, permettono di rimuovere la ruggine anche dai punti più difficili.

Dopo si passa a togliere la vernice vecchia: anche in questo caso c’è bisogno dell’ausilio di un prodotto specifico, lo sverniciatore. Ma attenzione: è un prodotto chimico, e quindi pericoloso, bisogna prestare molta attenzione e indossare le dovute protezioni (minimo occhiali e mascherina).

Una volta riportato il telaio allo stato originale, va ricolorato come era prima in caso di restauro o di un altro colore se si ha intenzione di cambiare il look alla propria bici.

Anche questa operazione, che può sembrare apparentemente facile, in realtà necessita di diversi passaggi, molta pazienza e accuratezza, noi spesso collaboriamo con amici carrozzieri per ottenere risultati ottimali e senza imperfezioni.

Infine, dopo aver sostituito i componenti irrecuperabili e/o rotti con ricambi nuovi e scelti accuratamente, si rimonta il tutto…et voilà, il gioco è fatto!

Puoi tornare in sella alla tua vecchia e amata bici.

Se stai pensando di buttare il tuo “ferro vecchio”, portalo da noi, grazie alla nostra esperienza possiamo valutare insieme se e come recuperare la tua vecchia bicicletta, ottenendo il massimo risultato con costi contenuti.

Ah dimenticavo: il recupero è anche una buona pratica per l’ambiente!